Hot Trends Tecnologici e Previsioni per il 2018.

Hot Trends 2018

Le attuali innovazioni tecnologiche, da qualsiasi parte proviamo a vederle, possono considerarsi facilmente obsolete in poco meno di un anno o giù di lì. Pertanto, tenersi al passo con le tecnologie, soprattutto quelle della sfera digital, può essere oggi molto impegnativo. Il 2018 sarà, ancora una volta, l’anno dell’informazione digitale multimediale e mobile; un percorso iniziato ormai già da qualche anno cui ha fatto seguito il fenomeno crescente delle fake news, ovvero quelle notizie prive di fondamento scientifico e/o riscontro oggettivo che diventando virali sul web e sui social media sono poi difficili da sradicare.

Intelligenza Artificiale (AI) e Assistenti Virtuali.

I giorni delle applicazioni mobile sono contati. L’intelligenza artificiale, le cui più moderne espressioni sono oggi rappresentate da concetti come bot, chatbots e machine learning, sarà sempre più pervasiva nei prossimi anni. Gartner stima che entro il 2021 la spesa per lo sviluppo di bot e chatbots supererà la spesa per lo sviluppo delle applicazioni mobili. La ragione è presto detta; i bot risultano facili da sviluppare, facili da impiegare nella gestione di compiti ripetitivi ed automatizzati, e questo permette di liberare forza lavoro che può essere impiegata per migliorare il coinvolgimento e la relazione con i clienti. Anche il report State of the marketing di Salesforce, evidenzia come l’AI sarà sempre più presente nelle campagne di marketing automatizzando in modo olistico le operazioni di digital marketing, scegliendo quale contenuto è meglio usare su un canale specifico data l’audience e il livello di familiarità con il prodotto. Un’altra previsione interessante di Gartner sull’AI riguarderà la sua capacità di influenzare il mondo del lavoro. Nel 2019, l’AI dovrebbe creare 2,3 milioni di posti di lavoro a fronte di 1,8 milioni di posti di lavoro in meno. Se utilizzata in modo appropriato, l’intelligenza artificiale potrà realmente migliorare la produttività e contribuire alla creazione di nuove aziende e nuovi posti di lavoro. Le macchine ben programmate capiscono tutto quello che fa parte di un processo, ma lo sanno fare meglio e su una scala impossibile da raggiungere per l’essere umano. A partire dal 2018 e successivamente, sempre più persone useranno dispositivi (fissi e mobili) intelligenti. Questa crescente domanda per i dispositivi AI-powered sarà dovuta alla loro forte personalizzazione resa possibile dall’evoluzione nella capacità di apprendimento degli attuali algoritmi di machine learning, come per esempio vediamo nei sistemi AI-powered e negli smart wearable come Samsung Gear iconX, Xperia Ear, Google pixel buds.

IoT

Dispositivi intelligenti semi-autonomi, spesso dotati di sensori smart in grado di plasmare sempre più la nostra sfera tecnologica grazie anche all’aiuto di complessi modelli matematici. Prime incarnazioni di futuri Trend Iot, mostrano una Internet of Things entro il 2025 con più di 75 miliardi di devices, come riportato da uno studio della società di consulenza HIS Markit. Una IoT di un mondo interamente collegato, con dispositivi sempre più intelligenti e personalizzati secondo i gusti e le preferenze dei consumatori.

Questa forte interconnessione, ovviamente, ci si aspetta che possa generare malwarecosi sofisticati che possano espandersi velocemente e senza controllo da un device all altro, da un network all’altro. Prevenire e curare velocemente le vulnerabilità dell’infrastruttura globale di Internet, diventerà una priorità degli esperti di sicurezza informatica, sempre più esposti ed impegnati nella frenetica corsa contro hacker malintenzionati alla continua ricerca di lacune e vulnerabilità nei sistemi.

Fake News

Le Fake News sono nella loro fase iniziale di vita. Entro il 2022, Gartner stima che la maggior parte di noi avrà consumato più contenuti falsi che veri. I social media, da par loro, svolgono un ruolo primario ed importante nella diffusione di false notizie e nella disinformazione, e lo fanno oggi ad un ritmo accelerato e spesso potenzialmente esplosivo. Secondo la stessa società, nei prossimi anni ci sarà un fenomeno chiamato “diffidenza digitale”, una diffidenza digitale condizionata dalla capacità dell’intelligenza artificiale di riconoscere le notizie false da quelle vere. D’altra parte, se ci pensiamo, viviamo in un’epoca in cui il concetto di verità sembra sia diventato “non importante o irrilevante”. L’avevano affermato senza mezzi termini gli esperti di Oxford Dictionaries nel 2016, quando avevano scelto come parola dell’anno post-truth, post-verità, e continuano a confermarlo le fake news che nel 2017 sono diventate non solo una delle espressioni più usate (a cominciare dal presidente americano Trump), ma purtroppo anche una pratica frequente dell’informazione, non solo social, ma anche…purtroppo tradizionale.

Blockchain

La Blockchain è nel gruppo delle 10 tecnologie destinate a cambiare il nostro futuro e il futuro del business nei prossimi anni. Secondo i risultati di uno studio di Gartner, la Blockchain incrementerà di 1 miliardo di dollari il valore delle imprese dell’industria bancaria entro il 2020.

Tra i 10 fenomeni del 2018 Gartner segnala, infatti, la crescita della Blockchain, prevedendo entro il 2022 un valore di 10 miliardi di dollari legato al business basato sulla Blockchain. La Blockchain è ormai considerata come la prossima rivoluzione nell’ambito delle transazioni, una Blockchain in grado di garantire un’immutabile e chiara visione di tutte le transazioni tra le parti di una rete distribuita e decentralizzata. Entro il 2020 nuove opportunità di business e soprattutto nuovi modelli di business emergeranno grazie all’efficienza della Blockchain come ad esempio le soluzioni legate alla contrattualistica e agli Smart Contract. Gli Smart Contract consentono di arrivare a livelli di automazione e di affidabilità e allo stesso tempo di personalizzazione impraticabili con gli strumenti tradizionali.

Non sarà quindi difficile vedere presto la diffusione degli smart contracts nei settori banking e finance, nelle assicurazioni, nella cybersecurity, nella scuola, per la legittimazione del voto elettorale, per leasing e compravendita di automobili, nell’IoT, nelle analisi finanziarie, scommesse sportive, nella compravendita immobiliare, compravendita di azioni, nei testamenti ed eredità, nei trasporti, nel carsharing e chi più ne ha più ne metta.

Segnalo, infine, una startup interessante che usa la tecnologia BlockChain per migliorare la gestione dell’identità digitale. Si chiama speedchain e con il loro servizio dichiarano di trasformare il processo di registrazione degli utenti a siti web che richiedono la certificazione dei dati immessi, in un processo di un solo un minuto garantendo privacy e portabilità dell’identità digitale.